Sterilizzazione del Gatto Maschio: Cosa vi serve sapere !

sterilizzazione gatto maschioPer quanto riguarda il gatto di proprietà di solito ricorre alla sterilizzazione del gatto maschio( asportazione dei testicoli) che ha accesso all’esterno per limitare il suo girovagare e l’allontanamento da casa con conseguenti rischi di incidenti stradali, avvelenamenti, ecc..

La sterilizzazione  diminuisce anche la conflittualità del soggetto  con riduzione del rischio a contrarre alcune malattie infettive come l’Immunodeficienza Felina e la Leucemia Virale Felina, patologie curabili ma inguaribili e ad esito costantemente letale.

Nel gatto d’appartamento le motivazioni della castrazione sono gli incessanti miagolii e la marcatura urinaria del “territorio” (appartamento) che accompagnano il raggiungimento della maturità sessuale..

L’età minima per la castrazione si può considerare attorno agli 8-10 mesi per i gatti a pelo corto ed ai 10-12 mesi per i gatti a pelo lungo che maturano più tardivamente. Castrazioni molto precoci eseguite prima di raggiungere una certa maturità fisica possono esitare nel persistere di un’uretra infantile con un calibro più ridotto; ciò costituisce un fattore predisponente ,insieme ad altri, a sviluppare un’eventuale e futura occlusione uretrale.

Non ci sono grossi effetti collaterali nell’effettuare l’operazione di sterilizzazione del gatto maschio. Sono infatti molto più numerosi i benefici che si possono ottenere, come ad esempio evitare che marchi il territorio, evitare liti e danni alla sua salute derivanti da lotte per aggiudicarsi una femmina. L’unico aspetto che possiamo considerare negativo è la tendenza ad ingrassare che i gatti maschi manifestano una volta castrati. Una volta che non avrà più il pensiero della riproduzione in mente di contro il gatto si concentrerà sul cibo, per cui tenderà a voler mangiare in continuazione e se non controllate adeguatamente le dosi di sibo che gli somministrate ingrasserà facilmente.