PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE PER IL GATTO

I gatti sono carnivori stretti e fanno affidamento sui principi nutritivi contenuti nei tessuti animali per soddisfare i propri fabbisogni alimentari.

Nel loro habitat naturale si nutrono di prede con elevato contenuto d’acqua, alto tenore proteico, ridotto contenuto di grassi e minime percentuali di carboidrati. Rispetto ad altri animali, es. cane e uomo, è più corretto fornire un’alimentazione al gatto ad alto contenuto proteico a discapito della percentuale in carboidrati.

 

Carboidrati, proteine e grassi nell’alimentazione del gatto

alimentazione gattoQuando si sceglie come alimentare il proprio gatto, occorre considerare che nella specie felina molti enzimi deputati alla digestione dei carboidrati come ad esempio le amilasi salivari, le amilasi intestinali e quelle pancreatiche vengono secreti in quantità limitate e ciò influisce sulle capacità digestive dei carboidrati.

Gli amidi che non vengono digeriti vengono stoccati dall’organismo sotto forma di grassi.

Il gatto utilizza meglio le proteine ed i grassi come fonte di energia di pronto utilizzo piuttosto che i carboidrati, a differenza del cane e dell’uomo..

Inoltre ha un fabbisogno particolare di alcuni aminoacidi quali la taurina, l’arginina, la metionina e la cistina; il suo organismo li sintetizza in parte ma non in misura sufficiente a soddisfarne le esigenze.

Se viene alimentato con diete per gatti contenenti proteine di origine animale non si manifestano quelle carenze possibili con diete formulate a partire da proteine di origine vegetale.

L’ alimentazione del gatto in natura prevede una dieta composta da prede, specialmente roditori e uccelli, che vengono consumate in piccoli pasti ripetuti 10-15 volte durante la giornata e assumendo la maggior parte dei liquidi a lui necessari dalle prede stesse; non è perciò un gran bevitore.

In ambito domestico gli si può consentire comunque l’accesso alla ciotola in numerosi piccoli pasti ripetuti durante la giornata.

 

L’importanza dell’acqua nella dieta del gatto

La differenza fondamentale tra la dieta casalinga per gatti (carne o pesce), l’alimentazione commerciale umida (bocconcini, patè o mousse) e quella secca (crocchette) riguarda la quantità d’acqua presente.

Negli alimenti secchi la percentuale di umidità varia attorno al 10-12% mentre nella dieta casalinga o in quella commerciale umida di aggira attorno all’80-85%.

Alimentare il gatto con cibi umidi aumenta l’ingestione di acqua e ciò comporta un migliore grado di idratazione del soggetto.

I vantaggi possono essere molteplici, dall’avere un mantello più lucido e con una minore caduta di pelo all’avere un ematocrito più basso (quindi un sangue più fluido) ed una migliore attività cardiovascolare.

Altro grande vantaggio di un’alimentazione del gatto umida è quello di aumentare il volume di urine prodotto così da “alleggerire” il lavoro dei reni e da diminuire la concentrazione nelle stesse di tutte le impurità (soluti) quali cellule di sfaldamento delle basse vie urinarie, cristalli ed eventuali batteri presenti facilitandone così l’eliminazione per via naturale.

Tutto ciò riduce il rischio di FLUTD (Feline Lower Tract Disease) cioè di disturbi delle basse vie urinarie che si possono manifestare con diversi quadri clinici (sul sito internet della clinica c’è una scheda in merito) potendo portare nel maschio ad un evento drammatico quale l’occlusione uretrale e l’impossibilità ad urinare.

Anche nei gatti anziani, nelle gatte gestanti o in lattazione è essenziale garantire un corretto bilancio idrico proponendo alimenti umidi diverse volte al giorno.

L’assunzione frequente di piccoli pasti di cibo umido comporta una minore alcalinizzazione delle urine con un pH attorno a quello neutro e così si riduce il rischio che si formino cristalli di struvite (fosfato di magnesio); questo è in linea con il comportamento alimentare del gatto in natura.

L’aspetto positivo di una dieta per gatti secca è quello di avere un effetto abrasivo sulla superficie dentaria limitando perciò la formazione di tartaro; a tale scopo basta dare poche crocchette di tanto in tanto qualche volta alla settimana.

 

In conclusione quale alimentazione scegliere per il proprio gatto?

Le diete commerciali, sia secche che umide, sono complete, bilanciate ed integrate per le varie fasi di vita del gatto: cucciolo in accrescimento (fino ai 10-12 mesi di età), adulto in mantenimento,gatta in gestazione o in allattamento e gatto anziano (dopo i 10-12 anni).

Se adottiamo una dieta casalinga per il gatto allora bisogna prevedere un’opportuna integrazione che eviti l’insorgenza di stati carenziali (carenza di taurina in particolare) o di squilibri.