ARRIVA UN BAMBINO: GATTO E GRAVIDANZA

gatto e gravidanza

Nel momento in cui si scopre di aspettare un bambino sorgono dei dubbi relativamente ai pericoli che può comportare la convivenza con il proprio gatto.
In realtà la sua presenza può non solo essere gestita molto semplicemente ma anche accompagnare in modo sereno e tranquillo questo meraviglioso momento.
Molti studiosi hanno verificato che la presenza di un gatto può addirittura tranquillizzare un bambino troppo agitato nel ventre materno.
Inoltre la presenza di un animale domestico in famiglia contribuisce alla formazione della personalità delbambino e fornisce numerosi vantaggi anche alla sua sfera psicomotoria.

E’ un’ottima risorsa perinsegnare ai propri figli i concetti di responsabilità e di empatia, nonché il valore del rispetto della vita.Sul sito web della clinica (www.casadelcanerimini.com/suggerimenti ) potete anche trovare una scheda sul rapporto tra animali e bambini.

GATTO E GRAVIDANZA: Preoccupazione Toxoplasmosi

La Toxoplasmosi è una malattia causata dal parassita Toxoplasma gondii. Questo sopravvive all’interno divari animali, uomo compreso; il gatto è l’unico ospite definitivo, cioè l’unico in cui i parassiti siriproducono.
Questo parassita può infettare il gatto se mangia una preda che già lo ospita o se viene a contatto con unterreno infetto o ancora dopo l’ingestione di carne cruda infetta.
I gatti che contraggono questa malattia possono essere asintomatici o manifestare sintomi aspecificicomuni ad altre patologie ( febbre, inappetenza, dimagramento).
Molte donne dopo essere state naturalmente esposte al toxoplasma, in maniera totalmente silente,acquisiscono un’immunità che persiste nell’organismo e che lo difende anche dal rischio di contrarre lamalattia; in questo caso la gestante è sieropositiva e non vi èassolutamente alcun rischio di trasmissioneal nascituro.
Il consiglio è quello di parlarne anche con il proprio medico e di effettuare gli accertamenti routinari dilaboratorio per rilevare la sieropositività o meno.
Il parassita viene trasmesso per via orale sostanzialmente in due modi: mangiando carni poco cotte di animali contaminati o toccando con le mani la sabbia dove è stato il gatto o le sue feci e portandosi le mani stesse alla bocca; in entrambi i casi avviene l’ingestione di oocisti infettanti.

GATTO E GRAVIDANZA: Prevenzione

Per evitare ciò basta rispettare delle semplici norme sanitarie: durante la gravidanza è sufficiente far pulire la cassettina igienica da un familiare oppure nello svolgere questa procedura basta utilizzare dei guanti monouso in lattice.
Evitate la carne cruda: il consumo di carne cruda o poco cotta è la principale via di trasmissione dellatoxoplasmosi.
Dopo aver manipolato la carne cruda in cucina lavatevi bene le mani e così pure il tagliere prima prima diutilizzarlo per preparare l’insalata.

Consumate preferibilmente verdure coltivate sotto serra e quindi non contaminate dalle feci degli uccelli; se la provenienza è dubbia è senz’altro meglio lavarle con una soluzione igienizzante ( es. Amuchinadiluita) o ancora meglio consumarle cotte perchè il toxoplasma è termolabile e si inattiva con la cottura.
Evitate l’infezione dal terreno: se fate giardinaggio indossate i guanti e lavatevi bene le manisuccessivamente. Sarebbe meglio evitare giardinaggio in gravidanza.

GATTO E GRAVIDANZA: Accorgimenti e Strategie

L’arrivo di un neonato in casa è un cambiamento importante per tutti, compreso il micio. E’ normale che all’inizio ci sia un po’ di diffidenza nei confronti del nuovo arrivato ma questa non va catalogata come gelosia.
Il micio va abituato a questo cambiamento gradatamente fin dalla gravidanza per evitare che consideri ilbimbo un “intruso minaccioso”.
Va abituato agli oggetti del bambino ( culla,accessori, giochi) e possibilmente anche ai suoni e agli odoricome lozioni o altri prodotti per neonati; lasciatelo familiarizzare con questi nuovi profumi e aiutatelo asviluppare associazioni positive, per esempio lodandolo e premiandolo con uno snack ogni volta.
Si può far ascoltare a Micio la registrazione di un bambino che piange, sempre associando a questo nuovorumore qualcosa di positivo. Lasciate la registrazione a un volume basso e per poco tempo, aumentandoprogressivamente volume e durata.
Potete anche invitare degli amici o dei familiari che abbiano un bambino a fare una breve visita e inseguito a fare delle visite più lunghe; durante questi momenti è necessario che il gatto possa annusare ilbambino e possa avvicinarsi ad esso senza che ci siano scatti improvvisi o rumori che lo spaventino.
Se state preparando una stanza per il nascituro date al gatto la possibilità di abituarsi al nuovo allestimento un passo alla volta.
Preparate la culla molto prima dell’arrivo a casa del piccolo; se invece pensate di non volere che in futuro il gatto vi entri bloccate fin da subito l’accesso alla stanza del bambino.
Nel complesso mantenete la routine del gatto il più possibile regolare; una routine prevedibile riduce lo stress e previene la comparsa di problemi.
Date a Micio il tipo e la quantità di attenzione che pensate sarete in grado di mantenere all’arrivo del bambino preparandolo in modo graduale e naturale anche alla vostra futura relazione, che inevitabilmente comporterà dei cambiamenti.

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